VILLA LABIA-MARTINELLI

COLOGNA VENETA, VERONA

Condividi
VILLA LABIA-MARTINELLI
Il periodo di relativa sicurezza successivo alla crisi cambrica (1517) vede la progressiva espansione della proprietà fondiaria cittadina abbinata a quella dei patrizi veneti, con un alto grado di diffusione della tipologia edilizia della villa. Tale fenomeno si può ricondurre alla riprese edilizia, agli investimenti fondiari dopo la crisi e ad un cambiamento culturale. Su quest'ultimo influsicono i mutamenti geopolitici che portano il progressivo ridimensionamento del ruolo mercantile di Venezia nel Mediterraneo e la tendenza a investire i capitali nella terraferma, abbandonando le attività mercantili divenute sempre più rischiose. Nel Cinquecento la crescita demografica, unita alle opere di bonifica dei terreni promossa della Serenissima per raggiungere l'autosufficienza nella produzione del grano, rende gli investimenti agricoli sempre più vantaggiosi. In questo secolo i patrizi e i ricchi mercanti veneziani cambiano radicalmente il modo di considerare l'investimento fondiario. Fin dagli anni'20, Alvise Cornaro promuove attraverso l'iniziativa privata e alcune pubblicazioni la Santa Agricoltura, affermando non solo il ruolo fondamentale dell'attività agricola nell'ambito dell'economia della Repubblica Veneta, ma proponendo le gioie della vita agreste, lontana dalla frenesia e dagli affanni cittadini. Una residenza con edifici agricoli annessi costituisce una necessità per l'elite, al fine di amministrare direttamente le proprietà da cui deriva gran parte del reddito. Il Colognese partecipa a tale fenomeno: buona parte delle corti e delle ville presenti nel territorio risultano essere state aggiornate o costruite nel '500,i committenti sono prevalentemente cittadini e nobili locali, con una limitata presenza di patrizi veneziani. Nei primi decenni del secolo comincia ad affermarsi la maniera moderna, una nuova espressione architettonica caratterizzata dalla ripresa della classicità, in particolare dall'antichità romana. La loggia Cornaro, realizzata da Falconetto nel 1524, è la prima che nel Veneto dispiega correttamente mentre il linguaggio della nuova architettura basata sull'antico. Negli stessi anni arrivano in Veneto architetti di formazione romana: nel 1526 Michele Sanmicheli torna a Verona, nel 1527 il Sansovino è a Venezia ed infine nel 1528 Sebastiano Serlio si trasferisce a Venezia, dove nel 1524 pubblica il Quarto libro de I sette libri dell'architettura. Della prima metà del secolo sono le prime sperimentazioni nella progettazione di ville alla maniera moderna, in cui la ratio umanistica informa un complesso di campagna coinvolgendo la casa domenicale e gli annessi rustici in un disegno unitario e gerarchico: in particolare, Michele Sanmicheli con la villa Soranza a Treville e Jacopo Sansovino con villa Garzoni a Candiana. Il Palladio è l'architetto, di formazione veneta, che esprime architettonicamente la cultura dell'epoca raccordata alle esigenze pratiche e organizzative della fattoria. Il complesso di villa non è esclusivamente destinato all'esercizio del dominio, al puro divertimento, all' otium intellettuale o dell'attività agricola ma è in realtà una combinazione di tutte queste finalità. Una tale mescolanza di intenti ha origine nella sfera di interesse del proprietario, quasi sempre un patrizio o un cittadino desideroso di coniugare la necessità e la gestione del fondo con i lati piacevoli ad esso connessi, senza però rinunciare alla vita di città. L'organismo generato da queste istanze è composito e multifunzionale e il suo centro, la casa di abitazione, comprende gli ambienti di rappresentanza, quelli privati dei proprietari e quelli della servitù, mentre il sottotetto è generalmente utilizzato come granaio. Alla parte padronale si aggiunge il cortile, dove avviene la prima essicazione e pulitura dei cereali, la colombaia, vari fabbricati e barchesse. La costruzione della barchessa o tezza è caratterizzata da una parte chiusa contenente le stalle, l'abitazione del gastaldo ed i magazzini, mentre nella
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2012, 2014, 2016, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te