Fatta costruire da Theresa Pamphili moglie del duca Carlo II, insieme alle altre ville del territorio la villa Rinchiostra ben rappresenta lo stile di quell'architettura barocca che caratterizzò in quegli anni il contado massese. Realizzata a partire dal 1711 su probabile progetto di Alessandro Bergamini, era una delle residenze di campagna della famiglia ducale utilizzata come tenuta di caccia e, in seguito, anche come scuderia per l'allevamento dei cavalli ducali. A pianta rettangolare con due corpi semiottagonali terminali, la villa si sviluppa su due piani, mentre un terzo piano compare solo nella parte centrale sormontato da due torrette. La posizione favorevole, a metà strada tra la marina e la città nuova, ne faceva dimora ambita nelle belle stagioni, grazie alla presenza di una rigogliosa vegetazione ed all'apertura dei panorami di cui tenne conto il progetto. Difatti la facciata principale, ad est, appare tutta alleggerita dalla presenza di un doppio ordine di loggiato, sormontato da un terrazzo con balaustra in colonnine di marmo. A piano terra si accede all'ingresso tramite un loggiato a tre arcate e da qui, con scale interne, si sale al loggiato superiore che si allunga su tutta la facciata, come una leggera trama trasparente. Divenne residenza preferita del duca Alderano Cybo che dapprima la dotò di belle scuderie e di una cinta muraria e in seguito, per pagare i propri debiti, la depredò delle belle sculture ed opere d'arte di cui era ricca, così come era già accaduto a Villa Massoni e a Palazzo Ducale. Durante la dominazione napoleonica divenne un bene demaniale e fu così venduta nel 1810 alla famiglia Perazzo. Nel 1857 ne divenne proprietario Carlo Ludovico di Borbone, duca di Lucca e dopo altre vicissitudini e altri proprietari, tra cui anche la Curia vescovile, è stata infine acquistata dal Comune di Massa insieme al suo parco. Per breve tempo sede della Biblioteca civica, è ora utilizzata per manifestazioni culturali e concerti. Inserita nel suo parco, Villa Rinchiostra è architettura di rara bellezza e sobrietà, un elegante equilibrio di forme e colori: il candore del marmo a contrasto col rosato dell'intonaco ben si stempera con lo scenario circostante dove il verde del parco si mescola all'azzurro del cielo. Distanza dal centro città: circa km 2.0 da Piazza Liberazione Come si raggiunge: in auto dal centro di Massa, passata la rotonda della Misericordia, si imbocca il centrale Viale Roma e si prosegue diritti, oltrepassando la rotonda con Via Carducci. Dopo circa 800 m. dalla rotonda, al semaforo svoltare a sinistra su Via D. Marchetti sul cui fondo si vedono l'entrata e il muro di recinzione della villa. Bibliografia S. SOLDANO, Massa. Guida storico-artistica, Massa, 2000 O. ROCCA, Massa di Lunigiana nella prima metà del sec. XVIII, Modena, 1906 C. LATTANZI, I Bergamini. Architettura di corte nel ducato di Massa e Carrara, Milano, 1991