Realizzata a cavallo tra gli anni 1929-1930, villa Grazia, conosciuta anche come “Palazzina Pucci”, sorse ai margini della borgata Santa Lucia, lungo le prime arterie di espansione novecentesche oltre i limiti del centro storico. Raro esempio di architettura liberty/deco`, la residenza rappresenta un singolare episodio nisseno appartenente alla stagione floreale, con chiari riferimenti alla scuola palermitana di Ernesto Basile, che si manifestano in modo particolare, tramite la presenza della torre panoramica angolare e l’organizzazione planimetrica a pianta centrale, con scalone nobiliare baricentrico. Personalita` di spicco, legata alla villa, fu il barone Antonio Pucci, pilota e vincitore della celebre Targa Florio nel 1964, figlio del barone Giulio Pucci di Benesichi e nipote del committente e primo proprietario della villa: l’avvocato e commendatore nisseno Giulio Marchese Arduino, dal quale la famiglia Pucci ottenne la proprieta` della residenza. Nel 1951 la villa fu acquisita dal notaio Giovanni Vancheri, passando cosi` alla famiglia nissena Vancheri.