VILLA GALILEO

FIRENZE

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VILLA GALILEO
Villa Galileo è la dimora in cui il grande scienziato trascorse l'ultima parte della sua vita, confinato agli arresti domiciliari dalla condanna del Santo Uffizio del 1633. Parte di una tenuta denominata "il Gioiello", la Villa, dal 1920 Monumento Nazionale, appartiene al Demanio dello Stato, settore storico-artistico, in consegna all'Università degli Studi di Firenze, che, attraverso il Sistema Museale di Ateneo, cura il mantenimento e la valorizzazione della Villa e del resede con l'appezzamento di terreno dove era l'orto galileiano. Dalla Villa partì, per la sua prima stampa nel 1632, il manoscritto del “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, sequestrato dopo pochi mesi, e qui fu completata la sua ultima grande opera, i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”, pubblicata quando Galileo era ormai divenuto cieco. La cecità, tuttavia, non gli impedì di lavorare e molti collaboratori si alternarono al Gioiello per aiutarlo: Vincenzo Viviani e Evangelista Torricelli, discepoli e interlocutori di dotte discussioni scientifiche vissero con lui negli ultimi mesi di vita. Galileo morì alla Villa l'8 gennaio 1642 e fu sepolto in una stanza secondaria a Santa Croce senza celebrazioni solenni.
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