Nel cuore della pianura occidentale bresciana sorge la monumentale Villa Feltrinelli, nata nel XVIII secolo come palazzo Negroboni.
Cuore dell'edificio disegnato dal Marchetti, terminato nel 1792, è il grande vano del salone da ballo che, mediante un'ardita e inedita soluzione, si affaccia sulla sala dal piano terra attraverso un oculo con balaustra lignea traforata. La sala al piano terra, arricchita da colonne doriche addossate, simula una pianta centrale ed è denominata "La Rotonda". Il salone, come tutti gli ambienti di rappresentanza, è impreziosito da affreschi con scene mitologiche e storiche, ritratti, quadrature e finte prospettive: ne sono autori il Tellaroli ed il Teosa. Solo lo scalone non presenta affreschi: in esso convivono una spazialità di retaggio barocco, con le tre rampe che salgono in successione e la loggia al piano nobile che dilata il volume, e una decorazione finemente neoclassica realizzata mediante lievi opere a stucco su fondi dai tenui colori pastello.