Si tratta di uno dei più estesi parchi collinari veneti, di proprietà del Comune di Montegrotto Terme dal giugno del 1972. Già inserito nel Piano Ambientale del Parco Regionale dei Colli Euganei come atrio delle Terme e dei Colli Euganei strettamente connesso all'area di Monte Castello e Torre al Lago. Il suo territorio boschivo si estende per ben 32 ettari comprendendo sia la Villa neogotica che gli annessi rustici ristrutturati. In particolare il “Rustico di Villa Draghi” detto il “Conventino” che risale alla fine del 1400 e restaurato nel periodo 1999-2001. Villa Draghi sorge isolata sulle pendici del Monte Alto, sopra un piccolo poggio a ovest dell’abitato di Montegrotto. L'edificio, come lo vediamo oggi, è un elegante edificio costruito tra il 1848 e il 1850 da Pietro Scapin. Villa Draghi è un palazzetto a pianta quadrata che si sviluppa su due piani e presenta un'architettura in stile neogotico il cui tratto maggiormente distintivo è l’elegante merlatura a coda di rondine sulla sommità, un elemento decorativo che si ispira al famoso Palazzo Ducale di Venezia e che troviamo in altri immobili presenti sui Colli Euganei. L’altra peculiarità di grande interesse architettonico e storico è che si tratta dell’ultima “Villa veneta”. La prima è stata la Casa del poeta Francesco Petrarca ad Arquà Petrarca del 1350. L’interno di Villa Draghi è spoglio, non resta quasi più traccia dell’arredo e dell'antica decorazione, che doveva essere molto sfarzosa e ricca. L'ultima proprietaria privata Giovannina Draghi, ultima erede nubile e senza prole della famiglia Draghi, da cui appunto è rimasto il nome assegnato alla villa, fece donazione di tutto il complesso, con atto testamentario dell'ottobre 1965 ai Gesuiti di Venezia che non ebbe però immediata esecuzione per l'assenza di personalità giuridica di questi ultimi. Nell'aprile del 1967 Giovannina Draghi muore e i Gesuiti di Venezia, che nel frattempo avevano acquisito il riconoscimento della personalità giuridica, accettano con beneficio di inventario la donazione nel maggio del 1967. E' seguito poi un periodo di abbandono (1967-1972) durante il quale è avvenuto un vero e proprio saccheggio di tutto il mobilio e di qualsiasi elemento decorativo, comprese 132 statue ad altezza d'uomo, che arricchivano la terrazza e le parti esterne della villa, prima dell'acquisizione da parte dell'amministrazione comunale nel 1972 al prezzo di lire 91.000.000. L'amministrazione comunale a sua volta ha protratto nel tempo l'esecuzione dei lavori di restauro iniziati solo nel 2005 e completati nel 2014. Oggi le sale di Villa Draghi sono utilizzate per conferenze ed eventi culturali, ma la sua destinazione d'uso è ancora in discussione per trovarne una maggiore valorizzazione. L'edificio, in posizione senz'altro privilegiata, è dotato di una stupenda terrazza e di “pianori” da cui si gode una magnifica veduta della città termale e dei dintorni. La proprietà comprende inoltre un vasto parco di circa 32 ettari e parte del bosco che ricopre il colle sovrastante, da cui partono alcuni sentieri escursionistici di notevole interesse sia paesaggistico che naturalistico con la presenza di numerose piante secolari (cipressi, castagni, querce) e una delle aree con la più vasta varietà di specie vegetali di tutta Italia.