E’ una delle dimore storiche più interessanti del maceratese. Conosciuta come “la rotonda di San Severino” perché ricorda nella struttura quadrifronte la villa Capra Valmarana di Andrea Palladio. L'edificio ha origine da un Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, crollato a causa del terremoto del 1799. Nel 1812 Giambattista Collio volle ricostruire la villa sullo stesso sito e incaricò l'architetto-pittore moglianese Giuseppe Lucatelli che la progettò in stile neopalladiano. Filippo Bigioli è l’autore dei cartoni per le decorazioni interne. Particolarmente bello il giardino con ampia scalinata alla cui base due leoni in pietra, opera dello scultore Venanzio Bigioli, accolgono i visitatori.