La villa è una grandiosa dimora eretta per dimostrare il prestigio della famiglia, dopo che nel 1652 Alvise Franco aveva ottenuto dal Senato della Serenissima l’investitura feudale. Essa rappresenta una delle più schiette e rare interpretazioni del gusto barocco in ambito veronese. Oggi la configurazione dell’edificio è il frutto di una serie di interventi che si protrassero fino agli inizi del XVIII secolo. La facciata è imponente ed equilibrata, possiede al centro un atrio con terrazza sovrastata da un attico, ai due lati si sviluppano due ali che giocano un ruolo scenografico. Tutto questo produce un movimentato gioco di volumi esaltato dall’andamento mistilineo del portico. A completamento della villa è il giardino rigorosamente all’italiana ed il parco ricco di piante autoctone. Nella parte posteriore si sviluppa una vasta corte costituita da edifici rusticali indispensabili per il buon funzionamento dell’azienda. Nella cappella si può ammirare un altare di tradizione barocca.