Nell'anno 1869, per desiderio della nobildonna Maria Giustina Quaglia, moglie del conte Francesco Bruschi Falgari, viene incaricato l'architetto Virginio Vespignani, allora "direttore della Fabbrica di S. Pietro" ,di disegnare un casino da edificare nella costruenda Villa Bruschi Falgari, situata a circa un chilometro dalla città sulla strada Aurelia in direzione di Roma, in un luogo di particolare bellezza naturale che alla vicinanza del mare e quindi al piacevole clima, unisce un abbondante presenza di acqua, grazie alle numerose sorgenti ivi presenti. La progettazione del Vespignani prevedeva anche la realizzazione di un giardino all'italiana antistante antistante la Villa, inserito tra i quasi 4 ettari di parco, ricco di essenze arboree, che fu in parte realizzato, e che nell'ultimo decennio versa in uno stato di degrado ed abbandono.