L'edificio storico di Villa Asquer e il suo parco si trova nel comune di Assemini in località “Pixina Matzeu”, nei confini dei comuni di Sestu, Cagliari ed Elmas e comprende una vasta area verde di circa 23 ettari. Dal 1977 Villa Asquer è sottoposta dalla Soprintendenza a Vincolo Monumentale e dichiarata di interesse culturale grazie alle caratteristiche peculiari degli edifici che ne fanno l'unica azienda agricola fortificata della Sardegna. Fu la famiglia nobiliare degli Asquer nei primi anni dell' ‘800 a portare la struttura agli attuali volumi con lavori di ampliamento e consolidamento che si protrassero fino alla seconda metà del secolo. Al momento dell'acquisto da parte di Francesco Morelli, fondatore dello IED, nel 1979, l'intero complesso, eccetto che per le parti più antiche delle fortificazioni, datate sul finire del sedicesimo secolo, si trovava allo stato di rudere in totale abbandono dovuto all'incuria perpetrata negli anni. La villa e il suo parco, per i quarant'anni successivi, sono stati oggetto di ripetuti interventi di restauro e manutenzioni di tipo edilizio, ma soprattutto paesaggistico e botanico che ne hanno definito forme e bellezza. Tutto il complesso è rimasto un luogo privato di Francesco Morelli che ne curava personalmente la valorizzazione con il fine di creare un personale progetto culturale di ampio respiro, slegato dalle altre attività imprenditoriali, destinato ad una fruizione aperta e alla condivisione.
La via dell'acqua: le fontane del parco Il parco presenta una vera e propria "via dell'acqua" che riconosce a quest'elemento una funzione centrale, quasi cultuale. Nel corso degli anni sono stati recuperati i vecchi vasconi di raccolta idrica trasformandoli in fontane, ognuna progettata per rappresentare, interpretando temi diversi, le tappe di una via dell'acqua che si snoda attraversando il parco. Anche i piccoli bacini di raccolta e decantazione delle acque irrigue sono stati abbelliti, rendendoli luoghi di contemplazione in cui ha trovato casa l'avifauna, sia stanziale che migratoria. I materiali con cui sono state costruite le fontane sono soprattutto marmi, sia locali che toscani. Il patrimonio botanico Il parco di villa Asquer si estende su una superficie di circa 23 ettari e rappresenta un'area di rilevante importanza paesaggistica e culturale, articolata seguendo le aspirazioni del suo fondatore: un'area dove, all'interno di una matrice boschiva tipicamente mediterranea, formata da quercus ilex e pinus halepensis, sono state acclimatate specie esotiche provenienti da diverse aree geografiche del pianeta; una superficie boschiva (circa 12 ettari) costituita principalmente da pinus halepensis, quercus ilex, olea europea var. sylvestris e da arbustive appartenenti alla macchia mediterranea; aree richiamanti i giardini all'italiana realizzate con l'impiego di essenze arbustive autoctone e da superfici dedicate alla coltivazione di fruttiferi. Rappresentano uno dei punti di forza del sito, 2100 palme provenienti da diverse aree geografiche del pianeta, ascrivibili a 24 specie differenti, un patrimonio botanico, culturale e paesaggistico di rilievo.