In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Villa Ardizzone, dimora storica catanese dei primi del ‘900, trova la sua collocazione urbanistica nell'asse viario ortogonale che dalla centrale piazza Roma si diparte verso ovest, inizialmente come viale Regina Margherita e successivamente come viale Mario Rapisardi. Il lungo viale alberato, inaugurato nell'ultimo decennio dell'800, è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici in villa in stile liberty, tipologia residenziale prediletta dalla classe nobiliare e dirigenziale dell'epoca.

La costruzione di Villa Ardizzone risale al primo decennio del 1900. I lavori, commissionati dai coniugi Tommaso Ardizzone, barone di Stella Annunziata, e la moglie Giulia Gualtieri di San Giorgio, iniziarono nel 1910, affidati all'ingegnere Carmelo Malerba Gurrieri e si conclusero nel 1914. Nel tempo, la costruzione non ha subito interventi di modifica di particolare rilievo, eccezion fatta per la riduzione del giardino prospiciente la facciata con rimozione della relativa fontana e la copertura della corte interna. Nel 1981 Villa Ardizzone è stata dichiarata di interesse storico-artistico rilevante dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Catania.

Villa Ardizzone costituisce un raro esempio di eclettismo Liberty, espressione utilizzata per descrivere la commistione tra lo stile barocco e gli ideali artistici del movimento estetico "Art Nouveau", che in Italia prese il nome di Liberty, dall'insegna del negozio di stoffe e mobili "Liberty" di Londra, decorati con motivi floreali ed orientaleggianti. La facciata è interamente realizzata con la tecnica del bugnato. La predominanza dell'estetica del Liberty si rinviene nell'utilizzo delle decorazioni floreali, arboree e dei motivi dal vero, ricorrenti sulla facciata e sull'intero edificio, attraverso la tecnica dell'intonaco imitativo. Allo stesso modo, tutti i manufatti in ferro, comprendenti le ringhiere interne, le grate alle finestre, il cancello d'ingresso e la pensilina posta a protezione del portone principale presentano disegni ornamentali analoghi. Le pitture che decorano le volte sono state attribuite a Maria Malerba, figlia dell'Ingegnere Malerba, valente pittrice dell'epoca. Ogni stanza offre delle rappresentazioni pittoriche differenti e molto significative, adeguate alla destinazione abitativa di ciascun ambiente e alla fruizione pubblica.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Villa Ardizzone non è aperta al pubblico dei visitatori, se non per eventi culturali, artistici o musicali e su prenotazione. Durante le giornate Fai, il bene sarà visitabile nella sua interezza; sarà possibile ammirare i saloni dalle volte decorate con pitture e stucchi, la stanza padronale con i dipinti raffiguranti il ciclo della genesi e dello sposalizio, del giorno e della notte, la stanza cinese e il fumoir, la stanza della musica e quella della letteratura, nonché la stanza da pranzo dal soffitto a cassettoni in legno, pittura, stucco e mosaico. I ciceroni del FAI illustreranno la storia della casa e ne descriveranno particolari architettonici, strutturali e decorativi, riferendo alcuni aneddoti legati alle persone che hanno abitato la dimora. In ossequio all'amore per la musica, che da sempre caratterizza la dimora, nella giornata di sabato 23 i percorsi di visita saranno accompagnati dalle esecuzioni musicali curate dal Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania.

Testo scritto da GRUPPO FAI ACIREALE

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni Liceo Cutelli e Salanitro (Catania)