VILLA ANGERER SANREMO

SANREMO, IMPERIA

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VILLA ANGERER SANREMO

Villa Angerer, situata in una zona residenziale nei pressi del Casino Municipale, offre un aspetto piacevole fra i più interessanti della città. L'ingresso su Via Asquasciati è costituito da un imponente cancello, i cui piloni sono sormontati da vasi in ceramica fiorita stile Secessione. Il blocco squadrato della costruzione è alleggerito da decorazioni in stile liberty presenti in ogni particolare: comignoli in terracotta con dragoni e fiori, marmi intagliati, stucchi, vetri, ferri battuti zoomorfi nelle ringhiere dei balconi. Il corpo centrale è stato sopraelevato per accogliere la loggia vetrata, richiesta dal committente per ospitarvi la biblioteca. Ceramiche e piastrelle a motivi floreali si alternano ad altorilievi, opera di Luca Casella, che ornano bow-window e finestre, cui si affiancano marmi scolpiti, portalampioni e porte intagliate. Perfino le giunture tra i tubi delle gronde sono arricchite di motivi floreali. Lavori in stucco, a foggia di palmizi e viluppi floreali o variamente zoomorfi, si accompagnano all'esterno a decorazioni musive e incorniciano all'interno sovrapporte in terracotta invetriata di sapore robbiano e pitture murali. Dall'atrio si accede frontalmente al grande salone e alle sale di rappresentanza. Una scala, dalla splendida ringhiera di ferro battuto a motivi vegetali, opera del Mazzucotelli, conduce, con una svolta di 180°, ai piani superiori i cui spazi interni sono valorizzati da soffitti affrescati, pannelli lignei scolpiti, vetrate policrome filettate in piombo a soggetto floreale. La sala da pranzo ricorda le vecchie Kaffeehaus austro-ungariche. Particolarmente suggestivo il parco annesso che offriva al visitatore caverne con rocce, statue e giochi d'acqua, ricostruzioni orientaleggianti, suggestioni medioevali, piante esotiche e anche una pittoresca grotta con un drago scolpito. L'edificio era già presente nel piano regolatore del 1882, sotto il nome di villa Feraldi. Fu l'avvocato austriaco Leopold Angerer, che l'acquistò nel 1902, a modificarne l'aspetto originario: alla villa fu aggiunto un piano destinato a biblioteca, i terrazzi furono trasformati in bow-windows con vetrate floreali, l'esterno ornato con decorazioni in stucco e maiolica e ringhiere di ferro battuto. Ai lavori, durati circa un decennio, collaborarono l'architetto Pio Soli, poi lo stuccatore Baglioni insieme con lo studio Capponi e Sappia. La villa fu acquistata dagli allora gestori del Casino e infine, nel 1991, dal Comune di Sanremo che ha avviato i lavori di restauro per quanto riguarda gli esterni. Dal 1925 per alcuni anni, la Villa fu abitata dalla famiglia di Italo Calvino, appena rientrata in Italia da Cuba.

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