Il progetto della villa è inserito nei "Quattro Libri dell'Architettura" di Andrea Palladio, ed è interessante la sua notazione nei suoi libri di quanto la villa godesse della vicinanza del fiume Brenta sia per il bene primario dell'acqua, sia per il fatto che il fiume fosse navigabile e infine per l'abbondanza dei pesci. Fu nel 1548 che Giacomo Angarano commissionò al suo illustre amico Andrea Palladio l'edificazione della villa.
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