Nel 1799 il convento di Santa Maria degli Angeli di Erba fu soppresso e messo in vendita e il nuovo proprietario, il conte Marliani, iniziò le opere di adattamento per trasformarlo in una sontuosa residenza estiva, affidandone il progetto all’architetto di origine viennese, Pollack (1751-1806) che creò un edificio di stile neoclassico, integrandolo nei grandiosi locali del vecchio convento e adattandone le varie parti ad usi domestici. La struttura dietro l’altare maggiore della chiesa venne demolita, dando accesso al cortile interno di Villa Amalia. Per creare l’entrata principale della villa furono eliminati il coro e la sacrestia maggiore. Anche il cimitero laico e quello ecclesiastico fecero la stessa fine. All’interno della Villa furono creati vari ambienti secondo la moda dell’epoca. La facciata sul parco è quella più imponente e caratterizzata da una sobria linea neoclassica e un'equilibrata distribuzione degli elementi architettonici.