Nel 1760 il Conte Gianfrancesco Aldrovandi ereditò “il Palazzo a Camaldoli” posto nella campagna bolognese, dove gli Aldrovandi trascorrevano i mesi estivi. Ristrutturò il palazzo per farne una dimora più confortevole, affidando i lavori all’architetto Francesco Tadolini che tra il 1770 e il 1772 portò a compimento la facciata con il solenne pronao esastilo per sottolineare l’importanza dell’entrata principale. Il Conte realizzò nell’ala sinistra della Villa un Teatro stabile inaugurato il 24 settembre 1763, oggi considerato il più pregevole e ben conservato esempio di teatro privato in villa settecentesca in regione. Dopo gli Aldrovandi la villa passò ai Mazzacorati, a fine ‘800 venne acquistata dalla famiglia Sarti e nel 1928 passò ai Fasci di combattimento che la adibirono a soggiorno estivo per bambini gracili, poi trasformata in ospedale tisiatrico. Oggi di proprietà della Regione Emilia-Romagna è utilizzata dal Servizio Sanitario Regionale come Poliambulatorio.
a cura di M. Frati