Passeggiata classica di cittadini e studenti universitari, senza dimenticare il Magnifico Rettore Carlo Bo del quale ha preso il nome negli ultimi anni proprio perché era solito frequentarla assiduamente.
All'ombra di lecci, pioppi, castagni e dei mitici Torricini, dalle sue panchine si gode una magnifica vista panoramica sull'Appennino Marchigiano, in particolare sui monti Catria e Nerone sovrastanti la Val Metauro.
Le sue panchine custodiscono i segreti e la memoria storica della città: gioie, pianti, baci rubati, pomeriggi di studio prima di un esame, la processione del santo patrono Crescentino del 1° Giugno, le lunghe estati passate all'ombra mangiando una Crescia sfogliata...
Con l'arrivo dell'autunno, il colore delle foglie degli alberi rende il tutto più magico ed anche la nebbia contribuisce spesso a trasformare il luogo in un'esperienza quasi metafisica, in un limbo spaziotemporale tra i mattoni del Palazzo Ducale e quelli del Teatro Sanzio ubicato lì a fianco.
Un luogo del cuore, della mente e dello spirito, non solo per i cittadini ma per tutti coloro che hanno avuto modo di respirare l'aria e godersi la città da turista, anche per poche ore, in qualunque periodo dell'anno.