Siamo in collina e visto da lontano la sommità sembra un ammasso di case senza spazio e sicuramente ce n'è poco, ma quel poco impone alle persone di incontrarsi, di scambiarsi i saluti, idee e di alimentare la socializzazione che il mondo moderno sta perdendo. Il paese è un "sali e scendi" ricco di testimonianze con cui prima o poi devi fare i conti, perché parlano della nostra storia antichissima, antica e recente. Il primo scritto che possediamo risale al 963 circa in cui Ottone I conferma ad Adalberto Vescovo di Luni molti castelli e luoghi, tra cui le corti di Vezzano. Si pensa che fin d'allora Vezzano fosse diviso in due corti e territori superiori e inferiori. Secondo l'autorevole opinione di Augusto Ambrosi e Ferdinando Carozzi espressa in un importante saggio apparso nel giornale storico della Lunigiana (1964) il luogo dovette essere abitato sin dall'età preistorica ed in seguito colonizzato dai romani. I due studiosi sostengono di una chiara indicazione toponomastica che segnala la presenza di un "castellaro" località di vetta ove i Liguri preromani solevano riparare e rifugiarsi all'arrivo degli eserciti nemici. Vedendo la singolare disposizione dell'odierno abitato viene da pensare ad uno stanziamento occasionale tanto consono alla vita ligure protostorica trasformato e successivamente consolidato in epoca storica "steso come un enorme festone di case dalla sommità della vetta maggiore (276 mt) a quello inferiore" (190mt) riuniti insieme dal borgo Mitiliano (nome derivato dalla famiglia romana Metilli) osservando bene la pianta dei due abitati non sarà difficile scorgere in Vezzano alto una precisa struttura rigidamente rettangolare adattata alla dorsale montana e mantenuta tale con un non indifferente adattamento alle condizioni topografiche della collina che richiama tipi urbanistici medievali di probabile origini castrense romana. Si suppone che il nome di Vezzano derivi da un cittadino romano della famiglia dei Vezzi il quale nel sesto secolo di Roma si crede che possedesse beni nel medesimo territorio. Di Vezzio (vettius) ne parlano Cicerone nelle sue lettere (anno 694 di Roma) e Tito Livio con le parole "Vettiorum bellicosa gens" . Le varie vicende storiche che seguirono furono segnate da uomini e casati illustri: ebbero dominio i vescovi di Luni, gli Estensi, i Malaspina, i Signori di Vezzano (secolo XI - XIII) quindi la repubblica di Genova che prese il potere e lo tenne sino al 1818 con la provincia di Levante. La denominazione ufficiale di Vezzano sancita con decreto di Vittorio Emanuele nel 1863 e successivamente su proposta del Sindaco Notaio Alessandro Pelizza venne aggiunto Ligure poiché si verificavano diversi casi di omonimia che causavano problemi. Vivere a Vezzano Ligure è una fortuna: a partire dal clima, dai paesaggi che spaziano dal mare ai monti e spesso si ha la possibilità di ammirare bellezze naturali come incantevoli albe o ameni tramonti. Tutto questo dà una enorme forza e aiuta a superare le tante difficoltà della vita.
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