Dagli antichi alpeggi di fondovalle al più grande lago naturale del Bresciano, non trascurando i numerosi animali selvatici, in particolare i cervi, i caprioli e i camosci; sono queste le principali attrattive che prendono vita dal piccolo borgo di Sant'Antonio nel comune di Corteno Golgi. Una fitta rete di sentieri e mulattiere si estende per chilometri nel cuore della riserva regionale delle Valli di Sant'Antonio. Sono i percorsi dei contadini e dei boscaioli, le misteriose rotte seguite dai contrabbandieri, i segreti itineranti dei Partigiani delle Fiamme Verdi che in Val Brandet avevano una base operativa. Ma sono anche le antiche piste dei carbonai e dei minatori che per secoli hanno percorso queste vallate calandosi tra le viscere della montagna, seguendo le vene ferrose nel loro capriccioso percorso. Dal parcheggio, addentrandoci tra le antiche case del villaggio e passando accanto alla chiesa di S. Antonio Abate, si notano le indicazioni per la Val Campovecchio, altro prezioso gioiello della Riserva Naturale. In Val Brandet i prati da sfalcio si susseguono tra le cupe abetaie e sono punteggiati da numerose baite, capolavori di semplicità rurale dalle peculiari soluzioni architettoniche che impreziosiscono questo tratto di valle, felice connubio tra ambiente naturale e antropico.