Wolfgang von Goethe, scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, così descriveva la Valdichiana nel corso del suo noto viaggio in Italia nel 1786:
«Non è possibile vedere campi più belli; non vi ha una gola di terreno la quale non sia lavorata alla perfezione, preparata alla seminazione. Il formento vi cresce rigoglioso, e sembra rinvenire in questi terreni tutte le condizioni che si richieggono a farlo prosperare. Nel secondo anno seminano fave per i cavalli, imperocché qui non cresce avena. Seminano pure lupini, i quali ora sono già verdi, e portano i loro frutti nel mese di marzo. Il lino pure è già seminato; nella terra tutto l’inverno, ed il freddo, il gelo lo rendono più tenace».
A tale descrizione, venata di ammirazione ed entusiasmo, è possibile attingere tuttora per introdurre il paesaggio della Valdichiana di Bettolle, ovvero l'ampia zona che, compresa entro i confini del territorio comunale di Sinalunga, dalle pendici della dolce collina dove sorge il paese da cui prende il nome arriva a lambire le tenui alture di Foiano della Chiana, Farneta e Chianacce. Un paesaggio storico segnato dalle tracce della bonifica lorenese, con i canali di regimentazione delle acque serrati da alti argini, le strade rettilinee spesso bordate da filari di gelsi o di aceri campestri, le generose colture cerealicole e, soprattutto, le monumentali strutture di edilizia rurale settecentesca, note con il nome di "leopoldine". Insomma, un vero e proprio "paesaggio d'autore", segnato dall'Illuminismo del Granduca Pietro Leopoldo, con la sua visione di un lavoro "a misura d'uomo" in cui fossero unite in modo inscindibile utilità e bellezza, e dal genio idraulico di Vittorio Fossombroni, le cui linee progettuali replicavano la semplicità senza tempo di una costellazione celeste.
Un paesaggio che vive di terreni pianeggianti circondati in ogni direzione da una corona di dolci colline spesso impreziosite dell'argento degli uliveti o dalla geometrica scansione delle viti. Le emergenze architettoniche più importanti sono rappresentate da due agglomerati rurali, denominati rispettivamente Essesecco e Portovecchio, afferenti a due diverse proprietà fondiarie.
La Valdichiana nel progetto di Vittorio Fossombroni, doveva esprimere un equilibrio definitivo tra opere idrauliche, produzione agricola ed opere edilizie. Nel progetto di casa di bonifica è compreso quello sociale ed economico di una famiglia colonica intesa quale unità aziendale, cui affidare il compito della utilizzazione agricola delle opere di bonifica. Il blocco quadrangolare, con tetto a padiglione, con o senza torre colombaia, con o senza portico-loggiato, ha dominato la ricostruzione delle case rurali per tutto il XIX secolo non solo in Valdichiana, ma in quasi tutta la Toscana, quale espressione delle proficue operazioni di bonifica. Alcune delle costruzioni rurali di Bettolle, come quelle presenti nella zona qui considerata, hanno assunto una forma di monumentale eleganza ingentilita da un raffinato gusto tardo settecentesco in cui armonia ed essenzialità delle linee sono perfettamente combinate.
È proprio in questa zona che all'inizio del secolo scorso è stata selezionata la "razza chianina", universalmente nota per l'eccellente qualità delle sue carni bovine. La selezione fu possibile proprio per la vicinanza dei poderi Essesecco, già afferente alla Real Fattoria di Bettolle, e Portovecchio di proprietà della nobile famiglia Passerini, con le rispettive stalle.