Con la riforma promossa da Maria Teresa d’Austria nel 1771 e proseguita dal figlio Giuseppe II, il nucleo antico dell’Università di Pavia è rinnovato dall’architetto Giuseppe Piermarini e ampliato con nuovi portici e con nuovi spazi per la didattica. Tra le aule va ricordata l’antica aula magna (ora Aula Foscolo). Concepita come un grande ambiente a ponte dei due cortili principali, fu decorata da Mescoli nel 1783 e ornata con i ritratti di Maria Teresa e di Giuseppe Secondo, realizzati nel 1779. Tra il 1785 e il 1787, Giuseppe Pollack costruì teatro di Fisica (Aula Volta), retto in forme palladiane al piano superiore del lato di levante del portico teologico. Sono ancora Pollack e Giuseppe Marchesi i protagonisti degli altri due grandi ambienti di studio realizzati entro la prima metà del XIX secolo. Al primo si ascrive il teatro anatomico, realizzato a nord del cortile medico; al secondo si deve l’attuale aula magna, immaginata come una basilica romana antica, con pronao alla greca.