TRUC 'D CASTEL O TEMENOS DI DRUSACCO - VALCHIUSA

Il TRUC ‘d Castel o il Temenos di Drusacco Si tratta di uno straordinario rilievo, situato in una magnifica posizione centrale, che domina la parte alta della Valchiusella. Il TRUC è subito evidente a chiunque transiti sulla Provinciale 66 che collega l’abitato di Vico Canavese a Drusacco; ma è sicuramente di maggiore impatto visivo per chi scende dalla parte alta della valle, una volta attraversato Drusacco (si vedano le foto da Google Earth). Il terreno che riveste la collina, prospicente la strada, è a memoria d’uomo, un prato ‘stabile’, coltivato a fieno. Le uniche piante presenti svettano sulla cima, che è l’elemento ricco di suggestioni storiche e che caratterizza il luogo. La cima è infatti un insolito monticello a tumulo di forma perfettamente circolare, di circa 50 metri di diametro, sovrapposto ad un secondo rilievo circolare, concentrico, con un diametro di circa 100 metri, entrambi perfettamente regolari. La conformazione e la posizione fa supporre che potrebbe trattarsi di un ‘castelliere’ di appostamento con fortificazioni di difesa in pietra o in legno. Gli scavi, di breve durata, effettuati dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte nei primi anni ’90 e curati dal dr.J.Bishop, portarono alla luce frammenti ceramici post-medievali, un frammento di pipa in terracotta antica, minerali e laterizi che, una volta esaminati, vennero catalogati come risalenti al 500 d.C. Purtroppo, nonostante la Soprintendenza suggerisse allora di continuare la campagna di scavi in modo più approfondito, questa non è più stata ripresa. Solo una nuova esplorazione, come suggeriva il dr. Bishop in una recente intervista, potrebbe approdare alla scoperta di un vero e proprio sito, risalente al periodo preistorico della Valle, giustificando la denominazione del luogo con il termine ‘Temenos’ di Drusacco. Il fascino e la magia suggeriti dal Truc non erano certamente sfuggiti alla pittrice torinese Nelli Marchesini (1901-1953) che, sfollata a Drusacco durante la seconda guerra mondiale, ripetutamente inserì questo monticello nei suoi dipinti.