Maniero rossiano di prima maniera (senza apparato a sporgere, fine XIV sec inizio XV). Dei tanti è l'unico rimasto ad essere un castello di montagna in collina cioè di transizione, quindi in territorio parmense un vero reperto per rievocare decine di manieri signorili scomparsi come Berceto, RoccaLanzona etc.. In origine di perimetro quadrangolare con doppia cinta, rimangono oggi di originali i prospetti Nord ed Est, elencando in senso da nord ovest a sud est ovvero in senso orario guardando a nord incontriamo: il palazzo dell'opera (vestigia abitate), ala nord (buona parte, ribassata fino a poco sopra entrata ponte a levare interno con bolzoni murati e buca riempita, mostrano pregevoli finestre gotiche con formelle), torrione merlato in spigolo (seriamente lesionato), ala est (abitato), torre sud (intera, abitata). Il torrione si riconosce nel paesaggio collinare caratterizzandolo della sua storia e appartenenza antica rimasto a presidio delle tradizioni ed a richiamo della cultura. Si staglia con parete di quasi 20 mt a mezza costa di dolci declivi tra calanchi (via dei pittori), vigneti sui versanti ghiaiosi, campi di grano al margine fiume e prati per il foraggio in collina.