TORRI BISSOCHE

VILLANOVA D'ASTI, ASTI

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TORRI BISSOCHE
Le torri bissoche furono erette dai francesi all’inizio del XVI secolo durante le guerre tra Francesco I, Re di Francia, e Carlo V Re di Spagna. Francesco I decise di dotare di nuove fortificazioni Villanova d’Asti contro gli spagnoli che avevano basi militari in Valfenera e in Asti. I lavori iniziarono nel 1520 e terminarono nel 1548. Il nuovo sistema difensivo era completato da torri di avvistamento a nord e a sud della città, le due bissoche che ancora s’innalzano ben visibili sull’orizzonte del pianalto astigiano. Le due torri sono ripiene di terra fino alle porte che si collocano a circa dieci metri dal terreno circostante. I soldati di vedetta entravano da queste porte mediante scale a corda che venivano poi ritirate; alla sommità salivano poi dall’interno con scalini di pietra sporgenti dal muro in mattoni. Di qui, con segnali convenzionali (fuochi di notte e bandiere di giorno) comunicavano con la torre comunale interna alla fortezza in modo da consentire la chiusura in tempo delle porte della città difronte a pericoli. Al piano terra e nell’interrato delle torri di avvistamento si trovavano i viveri e le riserve d’acqua, poi, ai livelli superiori, la cucina, l’armeria, la camerata. Erano mini fortezze in piena regola. Le torri sono due: la Torre di San Martino e la Torre di Supponito. Vennero fatte costruire nel XVI secolo dal re Francesco I di Francia per difendere le terre di Asti dagli attacchi degli Spagnoli e disposta l'una a Nord (Torre di Supponito, Strada Vicinale della Bisocca) e una a sud del paese (Torre di San Martino, Via Poirino)
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