Punta Secca è un piccolo borgo marinaro il cui nome, con riferimento sia agli scogli di fronte alla spiaggia di levante sia alla tipica formazione di secche sabbiose sottomarine, compare nel XVI secolo accanto all'antico toponimo di origine araba Rosacambra. Proprio alla fine del Cinquecento risale l'erezione di un'imponente torre inserita in un ampio sistema difensivo costiero, resosi necessario per far fronte alle frequenti incursioni piratesche; intorno alla metà del XVIII secolo l'edificio, già pesantemente danneggiato, viene ricostruito ed assume l'odierna fisionomia. Sempre del Settecento sono la chiesetta dedicata a Santa Maria di Porto Salvo e un magazzino per la conservazione delle derrate agrarie, poi trasformato in palmento. Nel XIX secolo dopo la realizzazione della cosiddetta “caserma borbonica”, recentemente abbattuta per far posto all'attuale Belvedere, ai margini dell'antico nucleo abitativo è costruito il faro, alto 36 metri, oggi appartenente alla Marina Militare.