Situato a 10 km dal paese, sulla strada per Manfredonia, il villaggio sorge in prossimità di una delle torri di avvistamento fatte costruire dal viceré don Pedro de Toledo nel XVI secolo. Sulla spiaggia e nel mare, a poca profondità, si vedono resti di una struttura muraria citata da Vitruvio in riferimento alla rifondazione di Salapia durante l'età romana.
A pochi passi dalla torre, dopo il 1756, Giovanni Battista Cessa, affittuario dei diritti di pesca nel lago Salpi, fece costruire o riattare una “casetta per comodo di abitazione”, con quattro vasche per la salagione dei pesci, uno stallone e una cappella. Nel 1840 Carlo Afan de Rivera, fece ristrutturare la chiesetta, dedicata a San Michele Arcangelo, la taverna per ricovero dei lavoratori (ora diroccata).
Più tardi, a partire dal 1928, con la trasformazione del lago Salpi in salina e l’apertura della nuova foce di immissione a Torre Pietra, furono realizzate le case di abitazione dei salinieri, addetti alla manovra delle acque, costituenti il “villaggio dei salinieri”.
La torre dal 1838 fu destinata a posto di segnalazione telegrafica, adattata ad ufficio tecnico durante le bonifiche del lago Salpi del XIX secolo ed a comando di brigata della Guardia di Finanza nel XX secolo.