Torre Olevola rientrava nel piano di fortificazione della costa organizzato al tempo dello Stato Pontificio per volere di papa Pio V nel 1463.
In origine edificata presso la foce del fiume Olevola, che scaricava le sue acque torbide e oleose (per questo il termine olevola) nel tratto di mare adiacente, oggi non più individuabile poiché soggetto da sempre a continui insabbiamenti.
La torre fu ricostruita agli inizi del settecento e prese il nome di Clementina, dal committente papa Clemente XI nel 1703.
Troviamo una rappresentazione di questa torre in una mappa del 1514 disegnata probabilmente da Leonardo da Vinci e raffigurante le zone sulle quali era pianificato un tentativo di bonifica sotto il pontificato di papa Leone X. In questa rappresentazione troviamo la torre Olevola prima ancora che le nuove torri siano costruite sul promontorio, e rimarrà in un precario stato di conservazione per 80 anni senza alcun restauro.
La torre fu ricostruita sui resti della vedetta di XV secolo, e attualmente ha una forma rettangolare di 9 x 7 metri e un’altezza di circa 13 metri; a poco più di 2 km dal promontorio chiudeva il sistema difensivo sul lato meridionale.
Presenta una base a scarpa su cui poggiano due piani con copertura a volta.
Al di sopra della piazza d’armi si trova una garitta per l’avvistamento, costruita in età più recente.