Voluta dai Malaspina ed edificata nei sec. XII e XIII, la torre rimase alla famiglia sino alla seconda metà del sec XV. Sin dalla sua origine la sua funzione fu di avvistamento e di comunicazione tra il borgo di Varzi ed Oramala. Per secoli fu utilizzata come prigione, ed uno dei suoi momenti più bui fu durante l'Inquisizione: nel 1460 vi furono richiuse decine di donne e uomini che, accusati di stregoneria, furono bruciati sulla pubblica piazza.