La Torre di Burano o Buranaccio, si svolge sul tombolo che separa il mare dalla zona umida, un lembo di duna costiera miracolosamente protetto grazie alla lungimiranza della società SACRA fondata nel 1922 e proprietaria dei terreni e del WWF Italia, che a Burano decise di creare la sua prima Oasi. Una volta arrivati alla torre, costruita nel XVI secolo con funzione di avvistamento e difesa, saliremo sulla terrazza per ammirare il paesaggio circostante dal lago alle colline dell'entroterra.
Le torri di avvistamento fin dall'epoca romana erano il principio difensivo più valido per avvistare l'arrivo dei pirati, soprattutto turchi e nord africani. Furono però più tardi gli Angioini nel Regno di Napoli a pensare a un sistema più strutturato di avvistamento e segnalazione, con il fumo di giorno e con il fuoco di notte, la costruzione delle prime torri di avvistamento avvenne per opera di Cosimo I de' Medici. La Torre di Burano (costruita 1563) aveva una posizione strategica difensiva.
La torre, a sezione quadrata, poggia su un possente basamento a scarpa, le cui pareti hanno uno spessore tra i due e i tre metri, in alto un coronamento di mensole larghe e sporgenti. L'ingresso a circa cinque metri da terra, è costituito da una porta cui si accede tramite una gradinata interrotta da un piccolo ponte levatoio. Nella parte inferiore della torre si trovava la cisterna di acqua, mentre la parte superiore era destinata al corpo di guardia.