TORRE BONINI

GALEATA, FORLÌ CESENA

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TORRE BONINI
Ruderi di castello medievale attestato a partire dal XI sec. in blocchi di arenaria. Secondo gli studi di Mons. Domenico Mambrini, erudito galeatese, si tratterebbe del Castello di Montevecchio di Tedalasia ( dalla nobile famiglia galeatese Tittalasina?). Già diruto nel XVII, il Mastio rimasto in piedi fu di proprietà del conte Alessandro Bonini a partire dal 1670 - da cui il toponimo attuale- per poi essere definitivamente abbandonata.Tutta la collina su cui ancora si erge la torre, soprastante la località di poggio Galmino e la vallata di Rio Meleto, è costituita dal crollo del castello ed è tutt'ora apprezzabile una cisterna. Motivo della segnalazione e importanza del recupero: I Castelli Altomedievali e Romanici della Romagna-Toscana sono poco attestati e quasi mai conservati. Per questo motivo è importante tutelare e preservare queste testimonianze storiche, culturali ma anche paesaggistiche. La Torre Bonini (il Mastio) oramai presenta profonde crepe strutturali e non sopravviverà al prossimo terremoto, riducendosi con ogni probabilità all'odierno stato di conservazione della Torre di Rondinaia nel limitrofo Comune di Santa Sofia. Urge un consolidamento statico per evitare il crollo. Il castello di Montevecchio di Tedalasia sorse in un territorio crocevia di popoli sin dall'epoca antica (Celti, Umbri), fervido di mutamenti e di sviluppi in epoca romana e tarda (Municipum di Mevaniola, Villa imperiale di Teodorico) ed interessato da un fitto reticolo di castelli e strutture religiose in epoca Medievale (Abbazia di Sant'Ellero. Santa Maria in Cosmedin di Isola).
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