A Tivoli nel 1929 fu ritrovato il monumento funebre di Cossinia, della sacerdotessa di Vesta. La tomba si presenta come unara con pulvini che si erge su cinque alti gradoni. Al momento dello scavo si trovarono i resti della defunta inumati in un sarcofago di marmo insieme ad una bambolina di osso e a gioielli doro. La bambolina reca le fattezze di Giulia Domna (193-211 d. C.), periodo al quale quindi il monumento si dovrebbe datare anche in base alla sepoltura a inumazione e non più a incinerazione. (da Antika.it)
Il monumento doveva essere quasi sicuramente completato da una statua di Cossinia. Come si apprende dallepigrafe, Cossinia originaria di Tivoli e figlia di Lucio, fu sepolta in quel luogo per volontà del Senato, dopo aver servito la dea Vesta per ben sessantasei anni. Il culto di Vesta consisteva nel tenere sempre acceso il fuoco sacro, espressione della dea stessa e per questo motivo nei templi non vi erano statue con le sue fattezze.