Secondo lo storico Serafino Privitera la prima tipografia a Siracusa nacque per volere del Vescovo Capobianco nel 1641. Nessuna traccia attendibile conferma quanto sopra riportato ma con certezza sappiamo che fu Domenico Costa, proveniente da Messina, a istituire nel 1712 una tipografia ad Ortigia. Cessò l’attività una quindicina di anni dopo e si dovette attendere il 1757 per avere una tipografia stabile in città. Gioacchino Pulejo che già esercitava questa attività a Catania aprì una stamperia all’interno del cortile dell’Arcivescovado e ne affidò la conduzione al figlio quattordicenne Francesco. Fu questa famiglia ad avere il monopolio della stampa in città per 130 anni fin quando morto l’ultimo erede Pulejo l’attività venne sospesa. Nell’ultimo quarto del XIX secolo diverse attività tipografiche vennero avviate e tra queste nel 1900 aprì la sua bottega in via Centrale/Maestranza Piazza Dante. A Dante successero negli anni ’30 i figli Archimede e Aurelio che rinnovando i macchinari diedero un nuovo impulso all’azienda di famiglia producendo stampati sia per uso locale e sia per le colonie.
Durante l’autarchia fascista l’azienda si trasformò in una cartotecnica producendo quaderni e prodotti per la scuola. Con lo sbarco degli alleati la tipografia venne requisita e utilizzata per stampare denaro di carta, le American Lire. Oggi, sempre negli stessi locali, dove fanno bella mostra di se i macchinari utilizzati in questi 100 anni, ne prosegue fieramente l’attività dal 1984 Giovanni figlio di Aurelio.