Nel convento domenicano a partire dal 1622 aveva sede la Confraternita del SS. Rosario, che possedeva anche una ricchissima cappella nella chiesa. La Confraternita aveva tra i propri compiti il pietoso rito di dare sepoltura ai propri adepti: per avere maggiore disponibilità di spazi a questo scopo, nel 1747 venne costruita sotto il complesso monastico una cappella ad uso di Terra Santa, attiva fino al 1808. La pianta del piccolo cimitero è organizzata su tre navate con tre campate, scandite da pilastri; l’altare è posto ortogonalmente rispetto all’ingresso. Su ogni mensola è posizionato un cranio con 2 femori; tra gli oltre settanta teschi esposti, ne figurano alcuni con una lamina metallica a forma di croce applicata sulla parte frontale, probabilmente segno distintivo degli ecclesiastici. Sulla parete di fondo vi è una teca che conteneva un corpicino imbalsamato nel 1861, oggi scomparso.