Proseguendo lungo la passeggiata di Villa Olmo nella riva di ponente del lago, per viale Puecher si giunge al Tempio Voltiano, il museo più visitato a Como.
Fu commissionato dall'industriale e mecenate comasco Francesco Somaini (1855-1939) all'architetto Federico Frigerio, principale esponente della cultura architettonica comasca del tempo. Fu eretto nel 1927 in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta (1745-1827) affinché vi fossero custoditi i cimeli voltiani. Lo stesso anno, undici premi Nobel presero parte al grande Convegno mondiale di fisica organizzato nella città di Como.
In stile neoclassico, l'edificio ha una pianta quadrifronte a nucleo centrale, probabilmente inspirata alla Villa Valmarana del Palladio a Vicenza. L'ossatura dell'edificio è realizzata interamente in cemento armato. L'apparato decorativo è opera di artisti attivi sul territorio lariano: le statue della Scienza e della Fede poste ai lati dell'ingresso sono dei gemelli Carlo e Luigi Rigola, formatisi nell'ambiente milanese di Ludovico Pogliaghi e poi trasferiti a Cantù, mentre i rilievi interni con scene della vita di Alessandro Volta sono del comasco Pietro Clerici.
Il Tempio custodisce il patrimonio documentario di Alessandro Volta di circa 234 reperti ordinati cronologicamente: lettere, documenti, medaglie, ritratti e alcune apparecchiature scientifiche. Molti pezzi sono originali, altri restaurati grazie ai frammenti recuperati dall'incendio che distrusse completamente la Prima Esposizione Voltiana del 1899, ed altri fedelmente ricostruiti. Sono conservati anche tutti quei memorabilia che in un modo o nell'altro possono essere collegati all'eminente fisico e alla sua vicenda comasca, come la pagina con gli autografi di quei sommi fisici che visitarono il tempio prima della sua inaugurazione ufficiale avvenuta il 15 luglio 1928. L'attuale esposizione permanente, curata dallo Studio Pandakovic e Associati, è dedicata alla memoria di Alessandro Volta ed al riconoscimento del suo lavoro scientifico. Al piano terra sono esposti antichi strumenti scientifici legati alle sperimentazioni di fisica compiute dallo studioso; la galleria del primo piano è dedicata al personaggio Alessandro Volta, agli onori a lui attribuiti nel corso della vita e nei secoli successivi. Come un racconto, l'esposizione ripercorre le tappe più importanti della sua vita fino a delineare alcuni caratteri personali e privati attraverso brevi citazioni di lettere ai familiari. Alcune vetrine contengono le onorificenze originali ricevute da Alessandro Volta e una selezione dei materiali celebrativi diffusi in Europa nei due secoli successivi alla sua morte, tra cui la banconota da 10.000 lire dedicata ad Alessandro Volta, in vigore fino all'introduzione in Italia della moneta unica (l'Euro) nel 2002, sul cui retro appariva il Tempio Voltiano. Sono inoltre presentati i temi dell'Esposizione Voltiana del 1899, dell'edificazione del Tempio Voltiano, del Congresso internazionale dei Fisici del 1927.