"Il tempio gotico sorge isolato nella parte orientale del giardino, vicino alla via di Valdibrana, circondato da campi e prospiciente il lungo viale alberato che univa lo scomparso giardino fiorito del Villone con il Piazzale delle Belle Arti. Fu realizzato tra il 1822 e il 1823 per volontà di Domenico Puccini (fratello di Niccolò dal quale quest’ultimo erediterà il patrimonio), su disegno di Luigi de Cambray Digny (architetto attivo soprattutto in Firenze, influenzato dal neoclassicismo e autore tra le altre opere del cenotafio di Dante in Santa Croce), che trasformò allo scopo una casa colonica. Abbandonato dopo la metà dell’ottocento, il tempio fu acquistato negli anni Settanta dagli attuali proprietari, che lo hanno destinato ad abitazione privata. Si mostra come un parto ibrido di forme costruttive diverse con torri angolari anteriori e posteriori unite con trame decorative e ornamentali proprie del gotico. Archetti acuti ciechi e il portale ad edicola con lunetta strombata e cuspide acuta aperta da un rosone coesistono con altri motivi tipici del romanico, quali le bande orizzontali dicrome e gli archi tondi intrecciati impostati su capitelli abilmente pitturati con motivi a foglie traforate. Così come nel castello gotico, l’edificio è un ottimo esempio del revival della moda gotica nell’ottocento e dell’interesse romantico per le rovine: il gusto per il pittoresco, il fascino della rovina levigata dal tempo, coperta dalla patina dell’antico permeano l’idea di base di questo monumento, progettato come una chiesa secondo stilemi abbastanza eclettici, non facilmente riconducibili a schemi organici."