I ruderi di quello che i primi archeologi del XVII secolo chiamarono Tempio di Saturno, per la loro imponenza, sono verosimilmente da attribuirsi al basamento di una grande villa con cisterne, o forze ad una fortificazione a difesa della porta principale. Attualmente ricoperti da fitta vegetazione, consistono in un grande terrazzamento in opera quadrata bugnata, di forma rettangolare, largo oltre 70 metri, profondo 23 metri e alto circa 13 metri. Risalente all'epoca sillana con la sopraelevazione di strutture in opera incerta, a questa stessa epoca risalgono gli ambienti, quasi scomparsi quelli centrali, coperti a volta, forse cisterne, risultano addossati alla fronte del monumento.