La prima pietra fu posta nel 1840, presente l'autore del progetto, l’Architetto Pontificio dei Sacri Palazzi Apostolici, Luigi Poletti, modenese. Il Teatro venne inaugurato nel 1849, col melodramma “Saffo” musicato dal Pacini.
Nel 1892-93 la struttura ebbe un primo miglioramento sotto l'amministrazione del Sindaco Conte Massarucci. Nel 1908 l’edificio subì delle ristrutturazioni e un ampliamento del palcoscenico; il nome venne cambiato da "Nuovo Teatro" a "Teatro Verdi". Restaurato nel 1930, il Teatro fu distrutto nel 1943 dalle bombe degli alleati, che ridussero tutta la città in un cumulo di rovine. In fase di ricostruzione non si tenne conto del progetto originario, così fu preservata solo la facciata a colonne di gusto neoclassico, e il Teatro fu trasformato in un cinema-teatro fino al triste epilogo dell'incuria attuale. L'interno è stato completamente ricostruito nel 1949 da Fernando Lucioli, che ha ricevuto il Teatro in concessione dal Comune per 50 anni. Scaduta la concessione, il teatro ha chiuso per sempre le sue porte e non è stato più riaperto. Nonostante i numerosi progetti, il Verdi rimane là, con la sua bella facciata rifatta e l'interno divenuto dormitorio per i senzatetto.