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Il Teatro Sangiorgi si trova, a Catania, in una delle vie più centrali all'interno di un contesto in rapida espansione economica, sociale e culturale. La città etnea aveva visto, tra la metà e la fine dell'Ottocento, per diversi motivi, un'imponente crescita demografica ed economica, tra i quali, molto importante, fu la costruzione della ferrovia. A Catania, come a Palermo, alla borghesia locale si affiancò un'imprenditoria straniera, attiva nell'industria. nel campo delle assicurazioni e che si inserirà nel florido tessuto commerciale e bancario.
Gli "Esercizi Sangiorgi", costruiti in uno stile tardo Liberty, videro la luce con il Novecento, a cura dell'imprenditore Mario Sangiorgi (1862-1916), che aveva una redditizia fabbrica di sedie, stile Thonet. La struttura offriva, con il teatro estivo dove si rappresentano opere, operette e spettacoli di prosa, un caffè concerto, un ristorante, una sala da pattinaggio, vari spazi di ritrovo e di ristorazione e un albergo. Fino al 1916, anno della prematura scomparsa, è lo stesso Mario Sangiorgi a curare gli interessi dei suoi Esercizi, con l'aiuto di impresari ed organizzatori. Dopo, al fratello Concetto si affiancherà Guglielmo (1897-2003), il figlio.
L'edificio, in origine, si presentava come una sala all'aperto, seguendo il progetto dell'ing. Salvatore Giuffrida, a cui, dopo, furono aggiunti altri locali come un ristorante, un caffè concerto, una sala da pattinaggio e, in seguito, un cinema. La decorazione degli ambienti fu curata dal decoratore Florio e dal pittore napoletano Salvatore Di Gregorio (1857-1928). Quest'ultimo inserì motivi floreali liberty entro vivaci forme barocche. Incorniciò l'affresco al centro della sala, sopra il palcoscenico, con stucchi dorati a motivi floreali. Nel ristorante, ai toni scuri, alternò ornati dorati. Sul soffitto, troviamo un finto mosaico con scene mitologiche all'interno di cornici inframmezzate da motivi floreali e mascheroni. L'importante complesso, in decadenza, fu acquistato, alla fine degli anni Ottanta, dal Teatro Massimo Bellini, dopo dieci anni di trattative. Dopo lunghi lavori di ristrutturazione e di restauro, il 16 novembre del 2002, è stato restituito alla città. Il progetto di ristrutturazione fu affidato agli ingegneri Salvatore Boscarino e Giovanni Pennisi e agli architetti Paolo Paolini e Matteo Arena.
All'interno di un itinerario Liberty, il teatro Sangiorgi costituisce uno dei fulcri della nuova socialità nella città etnea. Scopriremo come dal Teatro Sangiorgi, parte più importante degli "Esercizi", passarono tutte le stelle del teatro di prosa ma anche dell'operetta e dell'avanspettacolo di primi decenni del Novecento: Totò, Josephine Baker, Renato Rascel, Fanfulla, i fratelli De Rege, Nicola Maldacea, Wanda Osiris, Nino Taranto -, i grandi del teatro – Angelo Musco, Giovanni Grasso, Raffaele Viviani, Ettore Petrolini, Maria Melato, Renzo Ricci, Ruggero Ruggeri, Salvo Randone, Emma Gramatica -, i divi della canzone – Armando Gill, Anna Fougez, Elvira Donnarumma, Gilda Mignonette, Alberto Rabagliati, Natalino Otto. L'arte cinematografica farà anche il suo debutto al Sangiorgi: nell'autunno del 1900, vi si proiettò "Quadri dell'esposizione di Parigi", dieci anni prima che, a Catania, si aprisse l'Eliseo, il primo cinema.
Apprendisti Ciceroni Liceo Lazzaro (Catania)