Realizzato tra la fine del I sec. a.C. e l'inizio del I sec. d.C., l'edifico sorgeva sul limite nord della città. La struttura poteva ospitare fino a 3.000 posti a sedere. Oggi restano visibili le strutture portanti della cavea e parte del proscenio, recuperati a seguito di campagne di scavo a partire dal 1918. Tra i reperti della decorazione scultorea, sono stati rinvenuti frammenti di due epigrafi rivolte rispettivamente a Lucio e Gaio Cesare, figli di Agrippa, e nipoti di Augusto.