"Le suggestive rovine dell’edificio raccontano dell’importanza della città di Gubbio in epoca repubblicana. La sua costruzione risale al I sec. A. C., con rimaneggiamenti voluti da Gneo Satrio Rufo, quattuorviro di Gubbio. Per dimensioni era uno dei maggiori teatri dell’intero Impero Romano, giungendo a accogliere oltre 6000 spettatori. Dell’originaria struttura si conservano ancora le arcate inferiori e parte di quelle superiori, realizzate in blocchi di calcare. Preziosi reperti di scavo sono ospitati nell’attiguo Antiquarium, presso il quale si conservano lavori musivi di grande interesse archeologico. L’aspetto attuale del teatro è conseguente a gravi danni subiti nel corso dei secoli. Già a partire dall’Ottocento sono stati realizzati presso il Teatro importanti interventi di restauro che ne hanno impedito l’ulteriore rovina. "