Il teatro Romano di Anzio è situato sul pianoro di Santa Teresa, precisamente nel Piazzale Romano Teatro, ed è diventata una piccola meta turistica dopo esser stata rinvenuta durante gli anni del 1920,durante degli scavi dei quali però non rimangono documentazioni. Il teatro risale all'epoca Neroniana (seconda metà del I secolo d.C.) e venne costruito per intrattenere principalmente i nobili che venivano ad Anzio per trascorrere le proprie vacanze. La struttura non è molto grande ma nonostante ciò possedeva un discreto numero di posti a sedere, con una cavea dal diametro di 30m, accessibile tramite tre differenti ingressi, e che comprendeva un'orchestra larga circa 10m. Era suddivisa in 11 settori a forma di cuneo attraversati da un corridoio semicircolare e la zona più alta era accessibile tramite 2 rampe di scale. La scena presentava al suo interno, dietro il palcoscenico, 4 stanze (rivestite in marmo bianco), utilizzate al tempo dagli attori, ed una rampa di scale che portava ad un balconcino che si affacciava verso la cavea. Sul fondo della scena era inoltre presente un'uscita (utilizzata da spettatori, coro e attori) che conduceva ad un porticato, dove ci si poteva riparare in caso di sole forte o di pioggia. L'intera opera nonostante le numerose decorazioni presenti, come il colonnato che rivestiva la zona esterna della scena, o i pilastri (ornati da mezze colonne) che sostenevano la serie continua di fornici che ricopriva quasi l'intero teatro, non venne considerato all'altezza di molte altre opere, anche per il fatto che i marmi utilizzati non erano molto pregiati. Bisogna però prestare attenzione ad alcuni dettagli, come ad esempio il fatto che la cavea fosse rivolta verso ovest, questo per favorire l'illuminazione del sole durante gli spettacoli mattutini. Cadde in disuso con la distruzione dell'Impero Romano di Occidente, e venne riutilizzato come luogo di cottura delle ceramiche (è infatti stata rinvenuta una fornace in uno dei corridoi).