Il Teatro Politeama di Carrara, che occupa tutto il lato nord dell'ottocentesca Piazza L.C. Farini (ora Piazza G. Matteotti), fu uno degli ultimi progetti fatti per Carrara dall'ingegnere Leandro Caselli. Il Politeama fa parte di un blocco quadrangolare con la facciata rivolta su piazza Matteotti: la facciata è costituita da due ordini di arcate sovrapposte (il più basso è un portico a pilastri) e l'interno è decorato con motivi sobri ed eleganti. Il Teatro Politeama "Giuseppe Verdi", chiuso da alcuni anni ha subito numerosi crolli (1989,1994, 2008, 2011,2013) a causa di alcuni abusi edilizi e dell'incuria operati dalla ditta ristrutturatrice e proprietaria e condonati dall'Amministrazione Comunale. Storia
Il 14 luglio 1888 viene registrato dal notaio Pietro Eutichiano Attuoni l'atto di concessione dell'area fra il vecchio cimitero e l'allora Via Cavour, adibita alla costruzione di un politeama. A causa dell'ingente onere finanziario, che sarebbe dovuto gravare prevalentemente sull'amministrazione comunale, nel 1889 il Consiglio Comunale deliberò a favore di due costruttori torinesi, l'ingegnere Alberto Scarsella e il Signor Pietro Ferrero, i quali diedero inizio ai lavori il 12 luglio di quell'anno. La proprietà del teatro sarà per 7/12 di Scarzella e per 5/12 di Ferrero; inoltre spetterà loro il godimento ed il guadagno derivante dalla proprietà dell'immobile.
Secondo l'accordo i due costruttori s'impegnavano ad erigere un politeama sotto la guida dell'ingegnere capo dell'ufficio tecnico del Comune Leandro Caselli, autore degli edifici ottocenteschi più significativi di Carrara. In base al contratto il Comune avrà il diritto di usare il palco, nonché di occupare le sale del Politeama qualora fosse necessario. D'altra parte l'amministrazione cede ai costruttori 3518 m² di terreno, l'esonero dalla tassa di dazio consumo per i materiali occorrenti alla costruzione e 12000 lire quale contributo per le decorazioni architettoniche ed ornamentali.
Il teatro comunque, occuperà una superficie di 2700 m² dei 3518 concessi. Così il vecchio cimitero lascerà il posto alla Piazza Carlo Luigi Farini che chiuderà il quadrilatero risorgimentale formato dalle vie Mazzini, Roma e Cavour, al centro del quale splenderà il nuovo teatro dedicato a Giuseppe Verdi. Il Politeama fu inaugurato nel 1892. Leandro Caselli è nato nel 1854 a Fubine, in provincia di Alessandria. Ha studiato a Torino, dove nel 1876 ha conseguito la laurea presso la Scuola degli Ingegneri. Fu allievo di Alessandro Antonelli, di cui ripropone le eccezionali tecniche costruttive. Caselli lavorò a Carrara dal 1884, anno in cui divenne ingegnere capo del municipio di Carrara, fino al 1892, quando si trasferì a Messina dove morirà nel 1906.
Leandro Caselli ha contribuito notevolmente al livello artistico della cittadina toscana grazie a tutte li opere pubbliche da lui realizzate: la ristrutturazione delle condutture per l'acqua potabile, le realizzazioni della Scuola Saffi, della Caserma Dogali, dell'asilo Garibaldi e infine il Politeama Verdi. Queste costruzioni conferiscono prestigio e un carattere innovativo alla struttura urbanistica di Carrara. verso la fine degli anni '80, l'ingegner Caselli elabora un piano di razionalizzazione della viabilità e un sistematico intervento rivolto a controllare il territorio. Architettura
Interna
Alla redazione finale dell'edificio hanno dato un notevole contributo i due costruttori di origine piemontese, così come confermano le avanzate tecniche adottate che rendono il teatro una struttura singolare e all'avanguardia per quei tempi: l'impiego del ferro, l'adozione di volte in mattone soprattutto nella zona del palcoscenico, la copertura della platea attraverso capriate all'inglese molto leggere, testimoniamo un'abilità tecnica insolita che non ha paragoni in altri edifici della zona.
L'edificio comprendeva 1500 posti a sedere e due gruppi di case civili da pigione collegati con il vestibolo.