L’apertura nel 1997 del teatro intitolato all’artista Giovanni da Udine risponde a un’esigenza avvertita dalla città per tutto un secolo e diventata urgente dopo la demolizione del settecentesco Puccini nel 1964. Il progetto iniziale, dopo polemiche, è stato profondamente rivisto e realizzato da Giuliano Parmeggiani e Lorenzo Giacomuzzi Moore. Il teatro si estende su una vasta area verde, precedentemente occupata dall’Officina del gas, con una facciata davanti a cui si sviluppano percorsi pedonali che collegano con il centro cittadino e sul retro un ampio parcheggio immette sul viale della circonvallazione. La sala polivalente - la cui architettura ripropone quella del teatro classico all’italiana, ma senza palchi - accoglie 1.200 spettatori, i cui posti sono distribuiti su quattro livelli. Il palcoscenico è mobile, dotato di quattro piattaforme, mentre l’ampiezza del boccascena può essere ridotta secondo i tipi di spettacolo da strutture mobili che corrono lungo i fianchi.