L’11 gennaio del 1881, in occasione dell’Esposizione industriale italiana, venne rappresentata al Teatro alla Scala la prima del “Gran Ballo Excelsior”, opera del coreografo Luigi Manzotti con musica di Romualdo Marenco. Lo spettacolo celebrava le meraviglie delle macchine, la velocità e l’efficienza, il trionfo della scienza; i quadri del balletto, sullo sfondo della continua lotta fra Luce e Civiltà contro l’Oscurantismo, esaltavano le grandi invenzioni tra cui: battello a vapore, piroscafo, pila di Volta, telegrafo, lampadina di Edison, canale di Suez, traforo del Moncenisio (Frejus). Il balletto venne replicato ben 103 volte in pochi mesi e divenne l’inno della Belle époque; nel 1882 il Teatro vide le prime sperimentazioni di illuminazione elettrica, con 92 lampade ad incandescenza ad illuminare il suo ridotto. Solo un anno più tardi la Scala vantava un impianto di ben 2.280 lampade, alimentate dalla vicina centrale in via Santa Radegonda.