Edificata fra il 1333 ed il 1377 durante il governo di Giovanni Cantelmo, IV signore di Popoli, questo gioiello dell’architettura medievale abruzzese conserva lo schema tipico della casa – bottega. Nata come magazzino per le decime dei prodotti agricoli, assunse in seguito carattere di osteria e di albergo. Due i portali gotici in stile senese che si aprono sulla strada: il principale dava accesso alla bottega, quello laterale direttamente al piano superiore. Sotto la cornice marcapiano vi sono otto scudi sanniti raffiguranti le insegne della casata D'Angiò/Artois (il giglio), dei Cantelmo (il leone rampante) e delle famiglie con loro imparentate, alternati a sette bassorilievi con figure allegoriche. Sulla sinistra, un’interessante lapide posta dal duca Fabrizio Cantelmo a fine ‘500, e ivi ricollocata nel 1920, testimonia il potere del signore locale con le quote di pagamento del pedaggio. Di fianco alla Taverna Ducale vi è la cosiddetta Taverna dell’Università, costruita nel 1574 dalle autorità comunali, in contrasto con quella dei feudatari. In facciata si apre un portale con arco a tutto sesto, decorato da cornici bugnate, con l’insegna dell’Università (cioè del Comune) posta in corrispondenza della chiave dell’arco.