Per la prima volta in mostra la produzione dell’ultimo periodo dell’artista Antonio Masini, recentemente scomparso. Nelle numerose opere collocate nel suo studio di Potenza e nel giardino privato, Masini riflette sulle contraddizioni dell’epoca moderna e, con uno sguardo al futuro, sul concetto di famiglia, nucleo e rifugio di ogni essere umano. L’artista ricorre a forme proprie della natura scomponendole e riassemblandole in volumi solidi. L’universo figurativo si fa così ambiguo e asimmetrico. In quest’offerta di possibilità sta l’accettazione dell’indeterminato, il rifiuto della casualità, mentre il richiamo al movimento delle forme rifiuta di definire una posizione dell'uomo nel mondo.