La costruzione dell’edificio monumentale della Stazione Marittima di Napoli risale all’epoca fascista: costruito nel 1936, a opera dell’architetto Cesare Bazzani, nasce per soddisfare le esigenze del settore marittimo di inizio secolo che richiedevano essenzialmente collegamenti transoceanici. Si tratta di una struttura monumentale divisa geometricamente in due edifici, collegati tra loro da un passaggio al primo piano, al di sotto del quale vi è uno spazio vuoto che un tempo doveva servire come capolinea per treni diretti al molo. Le decorazioni lungo la facciata esterna, in pieno stile fascista, riproducono dodici medaglioni in pietra di Trani: di questi, otto raffigurano vari luoghi geografici, mentre gli altri rappresentano la navigazione per mare e quella aerea, un piroscafo e una nave romana. Oggi la struttura ospita un centro congressi e una galleria commerciale ed è in fase di realizzazione un progetto di riqualificazione del waterfront portuale.