La località di Pracchia, piccola frazione montana del comune di Pistoia rinomata per la sua sorgente di acqua oligominerale, è un punto di passaggio sia della ferrovia Porrettana, la prima ferrovia transappenninica costruita (1864), sia della Ferrovia Alto Pistoiese (FAP) anche nota come ferrovia Pracchia–San Marcello Pistoiese–Mammiano. La FAP venne realizzata dopo la Porrettana, per mettere in comunicazione i residenti dell’alto pistoiese con quest’importante linea ferroviaria che, fino alla costruzione della direttissima Bologna-Firenze (1934), costituì l’unica linea di comunicazione tra Nord e Sud. La Stazione di Pracchia, pensata anche per incentivare l’afflusso turistico nelle vicine località montane, fu costruita nel 1926. L’impianto venne dotato di un fabbricato con annesso magazzino merci e sul frontone dell'edificio che ospitava i viaggiatori è ancora visibile, sotto l’orologio, l'insegna con il nome della stazione e lo stemma decorato della ferrovia. La FAP, del Demanio, venne chiusa nel 1965 e i locali che ospitavano la stazione di Pracchia diventarono sede di un bar tabacchi, in funzione fino agli anni ’70 del Novecento. Attualmente la stazione versa in stato di degrado e gli edifici si mostrano pericolanti, tanto che un comitato spontaneo di cittadini si è messo in moto per salvarla. Il censimento dei Luoghi del Cuore ha raccolto numerosissime segnalazione da parte dei difensori di questa stazione che, finché fu attiva, garantì a moltissime persone la possibilità di spostarsi agevolmente non solo in tutta l’area ma, grazie al collegamento con la Porrettana, in tutta Italia.