La necessità di una nuova stazione per la città, in sostituzione di quella alle basse di Gesso, si era fatta sentire già alla fine del XIX secolo: la nuova struttura sarebbe sorta sull'altipiano, con collegamento alla linea Cuneo-Ventimiglia. Il primo progetto collocava la stazione allo sbocco di corso Dante; fu voluto dal ministro dei lavori pubblici nel 1903 e porta la firma dell’ingegner Girard, ma non fu approvato dalla direzione delle Ferrovie; dopo altre proposte, nel 1912 si individuò una posizione più a sud, ma soltanto nel 1920 il cantiere prese l’avvio definitivamente, anche se i lavori procedettero piuttosto a rilento: bisognerà attendere il 1937 per l’inaugurazione ufficiale del fabbricato. L'edificio rispecchia uno stile neobarocco, caratterizzato da decorazioni marcate e volumi monumentali; pur non rientrando stilisticamente nell'architettura del Ventennio, costituisce comunque un fondamentale luogo di rappresentanza del progresso e del potere politico dominante.