La Statua equestre di Marco Aurelio è l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra all'epoca contemporanea. La statua fu eretta nel 176 d.C. e sulla sua originaria collocazione ci sono varie ipotesi, alcuni dicono si trovasse nel Foro Romano, altri a Piazza Colonna dove si trovava il tempio dinastico che circondava la colonna Antonina. Di sicuro è che nell'VIII secolo la statua venne spostata sul Laterano per poi essere rispostata da Paolo III nel 1538 poichè sul colle era stata insediata l'autorità cittadina fin dal 1143. La statua si salvò dalla fusione grazie alla errata attribuzione all'imperatore Costantino primo imperatore cristiano e venne chiamata Caballus Constantini, va ricordato che nel medioevo il valore intrinseco delle statue di bronzo era notevolissimo e i profitti derivati dalla vendita del metallo enormi. Nel 1539 Michelangelo ne decise l'esatta collocazione e così la statua divenne il punto di riferimento della piazza. Nel 1979, un attentato dinamitardo al vicino Palazzo Senatorio danneggiò il basamento marmoreo della statua. Le indagini disposte in quell'occasione constatarono la presenza di fessure sulle zampe del cavallo e un grave processo di corrosione su tutta la superficie, al che si decise che la statua andava restaurata e preservata per le future generazioni. I lavori di restauro iniziarono nel gennaio del 1981 presso l'Istituto centrale di restauro. La statua non fu più posta in Piazza del Campidoglio dove fu invece sostituita da una fedele riproduzione realizzata con il laser.