Il Cavallo del console Curzio Marco, collocato in un angolo della via Carriona, dopo il Nuovo Ponte delle Lacrime, a ridosso di uno sperone delle vecchie mura cittadine, all'altezza del Baluardo, è una scultura incompiuta in marmo del Basso Impero, una caratteristica statuetta equestre, posta in nicchia, che ha dato il nome al luogo. Rappresenta il Console Marco, il leggendario cavaliere romano che nel 362 a.C. al fine di placare gli dei irati, che salta in una voragine infuocata, perché la leggenda della fine gloriosa del Console romano ha fatto entrare quest'opera nella cultura popolare carrarese? La vicenda è narrata da Tito Livio intorno al 393 a.C., infatti riporta che il giovane patrizio romano si sarebbe precipitato armato di tutto punto, a cavallo, in una voragine apertasi nel Foro Romano, così da chiudere il cratere fiammeggiante gettandovi quanto Roma aveva di più valoroso e caro; il Console non esitò a fare sacrificio della propria vita.
E' una scultura della sua epoca, un po mal ridotta per il tempo trascorso ed avendo avuto
la manutenzione quasi inesistente, oppure perché non terminata, si ritrova in quelle condizioni esposta a tutte le intemperie, pensando forse a uno scarto di uno dei numerosi studi di scultura esistenti anticamente in quel rione della città, ma rimane un'opera da risparmiare e da vedere.